Acqua corrente e lenti a contatto: ecco cosa succede
A tutti i portatori di lenti a contatto potrebbe essere accaduto di ritrovarsi all'improvviso a corto di soluzione.
A qualcuno di voi sarà successo di realizzare improvvisamente di aver terminato la soluzione e non sapere dove procurarsi un nuovo flacone.
Avete mai pensato, in casi di emergenza come questo di sostituire la soluzione con della semplice acqua?
Se sì, non fatelo!
Piuttosto che lasciare le lenti a contatto a bagno nell'acqua durante la notte, è decisamente più consigliabile gettarle via e comprarne un nuovo paio.
Ecco perché le lenti a contatto non vanno immerse nell'acqua, neppure temporaneamente:
1. L'acqua non ha le stesse qualità di una soluzione
- Non rimuoverà residui o depositi dalle lenti. Non è sterile. Persino l'acqua corrente più potabile può contenere al suo interno virus pericolosi, funghi e microorganismi. Fra questi il più pericoloso è l'acanthamoeba, di cui parleremo fra un attimo.
- L'acqua può essere inoltre dannosa per l'integrità delle lenti stesse poiché interferisce con il loro equilibrio osmotico, può deformarne la struttura e rendere le lenti inadatte ad essere indossate.
- L'acqua non contiene lubrificanti e non idrata le lenti. La mancanza di sostanze lubrificanti rende le lenti a contatto molto scomode da indossare.
- Il rischio di contrarre la cheratite amebica
Cos'è l'acanthamoeba?
L'acanthamoeba è un genere di ameba che può causare infezioni particolarmente serie, una delle quali è la cheratite amebica, un'infezione della cornea che in alcuni casi può portare finanche alla cecità.
L'acanthamoeba è uno dei microorganismi più comuni presenti nell'ambiente, e pertanto anche nell'acqua, soprattutto di rubinetto. L'infezione si manifesta in due forme: la fase trofozoica e la fase cistica. Dalla fase trofozoica l'infezione può evolvere in quella cistica. Questi microorganismi possono rimanere attaccati alla superficie della lente venuta a contatto con l'acqua e, da lì, infettare l'occhio del portatore. Chiunque può contrarla, tuttavia l'80–90% dei pazienti è composto da portatori di lenti a contatto. L'acanthamoeba è un organismo molto resistente e può sopportare temperature elevate (oltre i 100 gradi) per un breve lasso di tempo, il che significa che non può essere distrutta tramite la bollitura. L'acanthamoeba si sente a casa specialmente negli ambienti caldi e umidi.
L'acanthamoeba si trova ovunque, anche in casa
L'acanthamoeba prospera nei condotti idrici e in qualunque luogo in cui vi siano incrostazioni calcaree (come ad esempio nei rubinetti). La superficie ruvida del calcare è l'ambiente ideale per la riproduzione dell'acanthamoeba. L'acqua calda, in questo caso, è più dannosa di quella fredda. Perché l'acanthamoeba è così pericolosa? Se arriva ad infettare l'occhio, è la causa della cheratite amebica, una patologia che può avere risvolti disastrosi, inclusa la cecità. L'infezione può avvenire più facilmente di quanto si pensi: se l'acanthamoeba entra in contatto con la lente, come dicevamo, si aggrapperà alla sua superficie. A quel punto, è sufficiente anche un'infinitesimale lesione della cornea (un danno impercettibile che può avvenire anche quando si indossa la lente, ad esempio) e la porta sarà aperta all'infezione.
Come riconoscere i sintomi?
L'acanthamoeba attacca la cornea, che non contiene vene e ha meno capacità di reagire rispetto ad altri organi. L'ameba causerà la comparsa di piccoli punti sulla cornea e in alcuni casi può persino penetrarla.
I sintomi sono solitamente:
- Mal di testa grave
- Eccessiva lacrimazione
- Gonfiore
- Spasmi agli occhi
- Sensibilità
Il periodo di incubazione è approssimativamente di due settimane. Il processo di guarigione è lungo e può durare diverse settimane, se non mesi. Anche a guarigione avvenuta, la vista può risultare indebolita. Nelle sue manifestazioni più acute, la cheratite amebica può portare anche alla cecità. Nel caso in cui si sospetti l'infezione, è bene tenere da parte le lenti a contatto usate e il loro portalenti in modo che il medico possa predisporne l'analisi.
Come prevenire tutto questo?
Non è necessario preoccuparsi. Poche semplici regole – seguite scrupolosamente – elimineranno il rischio. Non utilizzare acqua corrente al posto della soluzione è una delle regole più importanti.
Regole generali
• Non adoperare acqua corrente per trattare le lenti a contatto, neppure per il risciacquo delle lenti stesse o del portalenti.
• Le lenti a contatto dovrebbero essere sempre pulite scrupolosamente strofinandole con i polpastrelli e risciacquandole.
• Mai fare refill o mescolare la soluzione usata a quella nuova; è fondamentale gettare via la vecchia soluzione contenuta nel portalenti.
• Non dimenticare di sostituire il portalenti ogni tre mesi.
• Per nuotare al mare, al fiume o al lago, preferite le lenti usa e getta.
In cosa conservare le lenti in mancanza di soluzione?
In questo caso l'unica opzione sicura è gettare via le lenti.
Le lenti a contatto possono essere conservate nelle gocce per occhi?
No, le gocce per occhi e le lacrime artificiali non hanno le stesse proprietà di disinfezione di una soluzione e non sono progettate a questo scopo.
Nulla di quanto contenuto nel presente articolo può essere interpretato come una forma di consiglio medico, né è inteso a sostituire le raccomandazioni di un oculista. Per domande di carattere specifico, consulta il tuo oculista di fiducia.
Commenti
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Ieri sono andata in palestra dopo lavoro e mi sono scordata di avere indosso le lenti a contatto. Me ne sono ricordata a metà doccia quando dell'acqua mi è entrata nell'occhio. Le ho tolte circa un’ora e mezza dopo, tempo di uscire dalla doccia, asciugare i capelli e arrivare a casa dove avevo gli occhiali. Oggi ho fastidio all'occhio, devo preoccuparmi?
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Buongiorno Sara! Probabilmente l'occhio si è un po' irritato, se il fastidio persiste ti invitiamo a consultare il tuo specialista per un controllo. A presto!
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Grazie per la risposta! Ho consultato lo specialista oggi perché continuavo ad avere fastidio e ha confermato che è solo irritato e rosso ma che col collirio giusto passerà in un paio di giorni
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Buongiorno Sara! Bene, ci fa piacere sapere che non sia nulla di preoccupante. Buona giornata ;)
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Salve, una domanda:
Mi è capitato di dimenticare di togliere le lentine prima di entrare in doccia, dopo essermi reso conto, preso dal panico, sono uscito, le ho tolte e risciacquate con l’apposita soluzione. Ciò che mi preoccupa è il non ricordare se negli occhi è entrata acqua, sono nel panico, cosa devo fare?-
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Buongiorno. Non preoccuparti, non si tratta di nulla di grave. Se hai risciacquato le lenti con l'apposita soluzione non dovresti correre rischi. Tuttavia se non vuoi rischiare, potresti decidere di cambiare le lenti oppure sottoporle ad un ciclo di pulizia utilizzando un'apposita soluzione al perossido. Buona giornata.
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Salve ieri sera mi è caduta la lente a contatto a terra e la ho sciacquata erroneamente subito con l'acqua corrente, ma poi prima di inserirla sulla superficie dell'occhio la ho risciacquata con l'apposita soluzione. C'è rischio di poter aver contratto l'acanthamoeba?
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Buongiorno. È sempre necessario utilizzare l'apposito prodotto.
Sciacquandola con la soluzione potresti aver eliminato le impurità. Mi sentirei
di rassicurarti, tuttavia in ogni modo ti consiglio di contattare il tuo
specialista per qualsiasi difficoltà possa insorgere. Buona giornata!
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Salve avrei una domanda, ho gli occhi in questo periodo arrossati per una
ipossia da lente a contatto con diametro errato ed ho alcune piccole lesioni
agli occhi. Secondo l'oculista nulla che non possa sistemarsi evitando di usare
le lenti e facendo la cura che mi ha prescritto. Oggi ahimè mi sono arrivate
delle gocce di acqua negli occhi…anche in questo modo si può contrarre
l'Acanthamoeba?? Cioè chiunque ha delle microscopiche lesioni agli occhi e fa
una doccia o una nuotata o si lava il viso(un pò di acqua entra
inevitabilmente negli occhi) contrae quest'ameba??
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Salve Zaira, effettivamente non è automatico che avendo bagnato l'occhio tu
abbia necessariamente contratto l'acanthamoeba. Tuttavia, visto la situazione
che descrivi ti consiglierei – in caso di dubbi – di consultare il tuo
medico.
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